La struttura dell'impianto

L’impianto di biogas realizzato presso l’Az. Agricola Stassano si caratterizza per avere una configurazione bistadio operante in mesofilia.

Mediante un impianto così strutturato è possibile migliorare il processo biologico e limitare eventuali inibizioni batteriche che si possono presentare in un impianto di tipo monostadio, a causa della contemporaneità in un unico fermentatore delle quattro fasi della digestione anaerobica (caratterizzate da famiglie batteriche differenti).

I substrati solidi sono caricati quotidianamente in una tramoggia posta sul celle di carico che, a intervalli prefissati, esegue automaticamente il caricamento all’impianto. Il liquame suino viene raccolto in una prevasca miscelata e costituisce la parte liquida dell’alimentazione.

Il primo stadio dell’impianto è costituito da un digestore cilindrico orizzontale in acciaio del volume di 270 mc; la miscelazione è effettuata mediante il lento ma costante movimento di un albero miscelatore a pale che percorre il digestore in tutta la sua lunghezza. Il digestore primario è integrato con un sistema di estrazione di sabbia e inerti che ne permette la rimozione, evitandone l’accumulo nell’impianto.

Questa tipologia impiantistica è particolarmente indicata per miscele di biomasse all’interno del fermentatore caratterizzate da un elevato tenore di sostanza secca (12-18%).

Il secondo stadio dell’impianto è costituito da un classico digestore completamente miscelato e riscaldato del volume di 1500 mc, in cui avviene la maggior parte della produzione di biogas.

A valle del digestore secondario è presente un separatore solido/liquido formato da vite senza fine e vaglio cilindrico che permette di ottenere, dal digestato in uscita, una frazione solida (meglio gestibile) e una frazione liquida che viene stoccata in lagunaggi esistenti e utilizzata a fini agronomici.